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Il veicolo più ecologico del momento
15/9/2011
Azioni per Salvare il Pianeta
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  Locazione: Zugliano-Zanè
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Da martedì ho ricominciato da dove avevo lasciato un paio d’anni fa, ovvero recarmi al lavoro in bicicletta; non ci sarebbe molto da scrivere su questo: chi ha una bici la prende, se vuole se la sistema (come ho fatto io), tutt’al più si prende un po di vestiario, magari dei fanali per essere più sicuri... ma alla fine si tratta solo di muovere le gambe e andare avanti.

La mia casa dista quasi 10km dal mio posto di lavoro, e non ho orari precisi quindi a volte mi alzo alle 5 e a volte mi alzo alle 7.30; ho scelto un itinerario alternativo che comprende una strada ghiaiosa e qualche boschetto; lo zaino a volte pesa un po’ di più (la roba per cambiarsi bisogna portarsela in questi casi), il computer cerco di lasciarlo in ufficio. Io ci metto mezz’ora andando come una lumaca o venti minuti andando come un treno e cambiando percorso.

Alla mattina faccio la mia bella colazione e salto in bici, qualche salita non mi disturba troppo e quando arrivo al lavoro ovviamente mi cambio, e quindi timbro e mi siedo. Lavorare seduti dopo 10 km è una cosa che dà sollievo, nonostante eventuali colleghi rompimaroni.

Alla sera non c’è niente di più bello di saltare in bici: se si segue un itinerario denso di semafori potrete salutare 5-6 volte le stesse automobili (con sommo gaudio). Se c’è un solo semaforo ma la coda è lunga le salutate una volta sola perchè poi magari cambiate strada. Differenze di percorrenza? Questa è bella: in automobile ci si impiega 15 minuti (accelerando), in bici mediamente 20 minuti accelerando. Se c’è il sole non dovrete accendere il clima, e comunque quando si evita il traffico tutto è più bello (e si arriva a casa contenti).

Quando piove? Fate quello che volete ma io anni fa andavo con la pioggia e con la neve... e anche quando gelava. Una mantellina è sempre utile averla, se poi diluvia tanto... beh, le previsioni del tempo le dà anche google, non si passa mai da un sereno variabile a una tempesta. Un buon 95% delle volte si può andare in bici quindi, tranne quando il tempo è brutto o si sa che saranno temporali. Con la neve le auto non si muovono più e quando le auto ci mettono una o due ore voi arrivate comunque in poco più di mezz’ora. Col gelo basta vestirsi: riparate le orecchie, il collo e vestitevi di lana. Attenzione di sera, usate fanalini e ocio che gli impediti ci sono... gente che vi sbuca fuori da tutte le parti, se potete evitate le strade molto trafficate e scegliete un percorso da affrontare piacevolmente se possibile.

Sorvolo sulla parte economica, sulle emissioni e tutto il resto poichè le conclusioni mi sembrano tutte fin troppo ovvie. In Danimarca hanno problemi di traffico di biciclette ora, ma voi non preoccupatevi, siamo in Italia, e in bici non troverete traffico, ve lo posso garantire... e pensare che parliamo di una cosa che 50-60 anni fa era d’abitudine.

Il mio unico problema erano due ernie al disco (la prima volta mi hanno fermato di brutto, le altre volte ho capito che aspettando un po’ mi potevo riprendere). Il fisico ne guadagna non poco (e problemi di schiena ne ho meno ora che peso anche meno, nonostante tutti sconsiglino la bici in concomitanza con queste patologie, ma per me si tratta di ascoltare il proprio corpo e non farne un dramma).

Detto ciò voi fate quello che volete, io vado in bici.


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REPORTAGE
 
Il veicolo più ecologico del momento
 
posted on 9/15/2011 at 15:05


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Caro Luca.

Hai perfettamente ragione anche dal punto di vista tecnico poichè in bicicletta sfruttiamo l’energia meccanica prodotta dal nostro essere (sostanzialmente per combustione da fonte chimica) mantenendone la natura quindi con il massimo rendimento possibile.

Andare in bici piace anche a me e devo riconoscere che è l’unico veicolo più economico ed ecologico anche del mio!

Un caro saluto a tutti

Sergio Capraro
 
Ciao Luca, bello il tuo articolo. Hai proprio ragione.. mezzo secolo fa questa era la regola e non un raro esempio di cui parlare. Sono sempre più convinta che per andare avanti migliorandosi bisogna iniziare a guardare al passato rispolverando buone abitudini andate ormai perdute e cercando di non farsi troppo ammaliare e condizionare ciecamente dalla subdola comodità consumistica del nostri tempi! Ciao!
 
(poi ci sono anche alcune abitudini del passato che oggi non sono più sostenibili, tutte incluse nella cattiva educazione che ci è stata propinata)
 
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