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Nome: giuseppe tavella

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Zeitgeist e la priorità del profitto - parte 4
21/12/2010
Stile di Vita Green Living
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  Locazione: Il nostro mondo
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Il più importante principio motivazionale di un sistema monetario è il profitto, ovvero l’acquisizione di denaro tramite lo sfruttamento di altri. Un salariato cerca le migliori possibilità di guadagno che può, mentre il datore di lavoro cerca costantemente di ridurre i costi per massimizzare il profitto. La storia ha dimostrato che le priorità del profitto è a tutti gli effetti una MALATTIA, e che non sta solo avvelenando il nostro benessere personale, sociale e il nostro tenore di vita, ma anche l’ambiente da cui dipendiamo.

Ma l’incentivo non è forse l’aspetto positivo della priorità del profitto? Sembrerebbe sia così. Senza incentivi nessun progresso sociale, tecnologico o scientifico. Ma è così? No. I più importanti contributi per la società non sono arrivati da società di capitali in cerca di profitto. Nikola Tesla non ha reso accessibile la corrente elettrica alternata per avere in cambio quattrini. Louis Pasteur, Charles Darwin, i fratelli Wright, Albert Einstein e Isaac Newton non hanno dato il loro enorme contributo alla società per il loro interesse materiale. L’interesse per il profitto viene quasi sempre prima dell’impegno umanitario e un semplice sguardo al cancro causato dai conservanti negli alimenti, all’obsolescenza pianificiata di quasi tutti i prodotti e all’industria farmacologica che negli USA fa pagare 300 dollari un antibiotico, stanno ad indicare che questo "incentivo basato sul profitto" è un FALSO incentivo.

I problemi nella nostra società potranno essere rivolti solo se il profitto potrà scaturire dalla risoluzione dei problemi. Un’intera struttura di controllo è stata creata e imposta con l’obiettivo di risolvere i problemi senza fine legati alla necessità di sopravvivere attraverso il guadagno/profitto/reddito - l’ordinamento giuridico. Basta guardare come le tipologie di crimini legati al denaro, rappresentino la maggioranza tra tutti i crimini commessi e come questi crimini legati al denaro siano spropositatamente maggiori nelle società povere e private di risorse e ricchezze, rispetto a società ricche per definizione. Se si prendesse una persona corretta, sostenuta da principi etici e ’consapevole’ del proprio ruolo, le si togliessero beni e risorse e la si mettesse in una città povera, senz’altro addosso che una camicia, con molte probabilità questa persona comincerebbe a mentire, a barare e a rubare per sopravvivere.

Se si osserva molto attentamente, si vedrà che quasi ogni atto strategicamente indirizzato al guadagno di denaro è corrotto a partire dalle fondamenta...è accettato come ’normale’ solo per condizionamento culturale, e fino a qualunque livello sia ritenuto compatibile con il mantenimento del consenso.

Giusto un esempio: quando andate in un negozio e comprate una scatola di cereali, 9 volte su 10 la quantità di cereali occupa soltanto il 60 percento dello spazio nella scatola. Questo spreco che su larga scala ha enormi implicazioni ambientali è legato al PROFITTO della logica della strategia pubblicitaria. Le agenzie pubblicitarie, con tutte le loro tattiche di manipolazione sociale, sono probabilmente una delle istituzioni più corrotte del pianeta.

Fino a quando, in una società basata sul profitto, distruggere l’ambiente risulterà profittevole allora ci sarà sempre qualcuno pronto a fare affari.


(tratto dal documento scritto da Peter Joseph | Roxanne Meadows | Jacque Fresco nel Febbraio 2009 - la versione originale in inglese "The Zeitgeist Movement - Observations and responses - Activist Orientation Guide).

Visita il sito www.zeitgeistitalia.org


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 [Video]

 
Video realizzo da DUE dal titolo MAYBE. 4 minuti in cui tutto risulta chiaro seppur in inglese.  
 
 


REPORTAGE
 
Zeitgeist e la priorità del profitto - parte 4
 
posted on 12/21/2010 at 23:46


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Tratto dal ilmanifesto.it, [Stupidità e ignoranza; e insieme presunzione e avidità]
La presunzione è quella di stravolgere le regole naturali, nutrendo gli animali in lunghe catene di montaggio, in sale di tortura, con i residui e le carcasse di altri animali, troppo simili e troppo estranei, per non sprecare neanche una stilla, neanche un picogrammo di buon grasso animale, rimodellando, accelerando i cicli vitali distorcendo, moltiplicando le malattie, in un’invenzione ambiziosa e senza fine; e finendo per contaminare carne e latte, suolo e acqua. L’avidità è quella che persegue per guadagno chi ha inventato questo modello, sempre più spinto e fa le leggi a tale proposito e abbassa i limiti delle tolleranze. E poi sposta i grassi e i mangimi prodotti, in giro per il mondo, al punto che saranno i coreani, dall’altra parte del globo rispetto allo Schlewig-Holstein di partenza, a dire may day may day. Il racconto delle peripezie affrontate dalle partite di uova alla diossina e dai blocchi di grassi da mangime immessi nelle filiere produttive esaltano opportunamente l’industria tedesca e la mobilità dei capitali. E poi consentono anche il pentimento: non lo faremo più, dicono pollivendoli e macellai, diossinologi e macinatori di mangimi. Ma lo faranno ancora; e diranno che è l’unico modo per combattere la fame in Africa e nel mondo.
 
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