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Nome: Alessandro Furiato

Su di me: Redazione di HowToBeGreen - Esperto in tecnologie a basso impatto ambientale, consulente.

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Nucleare: dialogo fra ambientalisti pro e contro - Video
1/2/2011
Azioni per Salvare il Pianeta
4709  views
  Locazione: Francia
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Sembra impossibile ma esistono due principali movimenti ambientalisti nel mondo: chi è contro il nucleare e chi invece è a favore. Nel video sotto riportato si può ascoltare (in italiano) un confronto faccia a faccia di due esponenti francesi di primo livello sulla lotta al riscaldamento climatico ma agli antipodi per quanto riguarda il modo di ridurlo.

Come è possibile sentire la discussione gira intorno non solo al concetto di scorie radioattive ma anche su problemi legati alla sicurezza, al consumo di materiale, all’aspetto economico fino a quello delle emissioni.

Nel video qui sotto riportato sono presenti Bruno Comby (presidente dell’Associazione Ambientalisti per il Nucleare) e Frederic Marillier (uno dei responsabili francesi di Greenpeace per la campagna contro il nucleare).

Buona visione ed ascolto.


  [Foto]




 [Video]

 
Agora - Energia Nucleare opportunità e rischi  
 
 


REPORTAGE
 
Nucleare: dialogo fra ambientalisti pro e contro - Video
 
posted on 2/1/2011 at 14:23


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Chissà che finalmente si cominci a fare informazione anziché propaganda pro o contro.
Sembra impossibile che in Italia si pensi che ecologia e nucleare siano in contrasto e nel frattempo per non usare il nucleare si bruci il carbone, che causa mille volte più morti oltre a diffondere enormi quantità di CO2.
E’ illogico che si continuino a fare confronti insensati tra nucleare e fotovoltaico che non sono affatto contrapposti.
E’ normale che non si sappia che all’estero ci sono molti ambientalisti favorevoli al nucleare, dato che l’informazione italiana è rivolta quasi totalmente agli affari interni.
Ma è paradossale che non ci si accorga che i verdissimi Finlandesi stanno facendo ricorso al nucleare e nonostante l’incubo ingegneristico di Olkiluoto3 abbiano già deciso di realizzare anche Olkiluoto4. O che i Giapponesi che hanno subito Hiroshima e Nagasaki siano grandissimi utilizzatori di energia nucleare.
Come è triste che la questione venga affrontata senza degnarsi di dedicare un secondo a comprenderla. Ad esempio senza infilarsi in analisi sull’attendibilità di questo o quello studio, semplicemente quanti sanno che cosa sia la radioattività? Mangiamo in piatti di ceramica radioattivi e le banane sono radioattive, lo sapevate? E’ pure stato inventato il concetto di "dose equivalente ad una banana": http://it.wikipedia.org/wiki/Dose_equivalente_ad_una_banana
E’ triste anche che nessuno spieghi che un isotopo che ha un tempo di dimezzamento di un giorno è più radioattivo di un altro che ha tempo di dimezzamento di una settimana, quindi un elemento "radioattivo per 24’000 anni" vuol dire anche "poco radioattivo" rispetto ad esempio al radon che abbiamo in casa che ha un tempo di dimezzamento di 92 ore.
E a proposito di scorie sapete che nelle ceneri di una centrale a carbone c’è abbastanza uranio da far funzionare una centrale nucleare?
E che il "problema senza la soluzione" della lunga vita delle scorie può essere risolto con i reattori ADS come il Rubbiatron proposto da Rubbia?
Io spero che si cominci a parlarne ampiamente.
 
Condivido il tuo approccio tecnico-scientifico nella questione nucleare. Ne approfitto a questo proposito per traslare la discussione anche su un altro piano e a questo scopo pubblico quanto avevo riportato in bacheca green in una discussione con te in merito al tuo post "Il nucleare non è alternativo alle rinnovabili ma al carbone": [ In una civiltà evoluta i tecnici dovrebbero determinare le politiche energetiche nel mondo e non la corporatocrazia delle major quotate in borsa per le quali la massimizzazione dei profitto e l’esternalizzazione dei costi è l’unica religione. Non siamo in una società dove l’economia è basata sulle risorse e sulla sostenibilità. Il nucleare quindi si colora di buono o cattivo o peggio diventa materia di scontro tra chi è pro e chi è contro. In materia di energia e di sostenibilità non ci deve essere democrazia. In un circuito elettronico non c’è democrazia.. c’è solo un’elegante efficienza.. Lo stesso dovrebbe avvenire nel tessuto sociale e culturale della nostra epoca. Ma chiaramente ciò non è. E il nucleare, come le biomasse o l’idrogeno, è una delle tante tecnologie candidate per essere utilizzate a sproposito e per non risolvere nessuno dei grandi problemi energetici del pianeta e peggio ancora prosciugando finanziamenti che dovrebbero servire invece per una rivoluzione energetica basata su tecnologie intrinsecamente sicure, pulite e rinnovabili quali la geotermia ad alta entalpia i.e. ]
 
@Giuseppe: Condivido quasi tutto: le scelte tecniche dovrebbero essere gestite da chi ne ha l’onestà e le competenze necessarie ed un referendum tra elettori disinformati non è una buona cosa.
Riguardo ai finanziamenti sottolineo che secondo me l’industria nucleare per essere competitiva con gli attuali prezzi del petrolio non ha bisogno di alcun finanziamento pubblico e non deve riceverne, anzi, deve essere gravata di tutti i costi necessari per evitare le esternalità. Lo stesso approccio vorrei vederlo applicato al termoelettrico e alle sigarette.
Riguardo ai finanziamenti ricordo che c’è anche un altro modo per dirigere il mercato: le imposte. In linea teorica applicare una tassa sulle emissioni di CO2 equivale a dare un contributo a tecnologie meno emissive... poi la pratica può rivelarsi più complessa.
 
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