Blitz di Greenpeace in Veneto. Mentre il Consiglio Regionale era riunito per l’approvazione della legge "salva carbone" a Porto Tolle, gli attivisti dell’associazione hanno portato una barca di carbone davanti al palazzo sul Canal Grande a Venezia. Chiaro il messaggio: "Il carbone pulito non esiste".
"Questa centrale comporterebbe l’emissione di oltre 10 milioni di tonnellate l’anno di CO2: più di 4 volte le emissioni annuali di una città come Milano. Porto Tolle diventerebbe così la seconda fonte “clima killer” in Italia, dopo la centrale Enel di Brindisi. In più, l’impianto a carbone emetterebbe 2.800 tonnellate l’anno di ossidi di azoto (quanto 3,5 milioni di auto nuove in un anno) e 3.700 tonnellate annue di ossidi di zolfo, cioè più del doppio delle emissioni dell’intero settore trasporti in Italia", continuano gli attivisti.